Hielo

Due spedizioni si intrecciano nelle immagini che compongono la serie Hielo, realizzata da Fulvio Castelli (Roma, 1989) nel 2015, dopo un viaggio in Patagonia. Le opere presentate per il loro carattere narrativo, che deriva da un attento lavoro di ricerca, composizione e sovrapposizione, superano le immagini di reportage, perché, oltre a raccontare un luogo, raccontano una storia che diventa spunto per riflettere su grandi tematiche. In Hielo, l’esperienza dell’artista si mischia alla spedizione compiuta sul monte rosa nel 1894, indetta per capire le potenzialità e i limiti dell’umano, di fronte la natura impervia della montagna. Fulvio Castelli crea una vera e propria fusione tra la sua spedizione nello Hielo Continental e quella fatta alla fine del XIX Secolo. Forse perché, in entrambi i casi, seppur in modi diversi, si è trattato di compiere una sfida con se stessi, al fine di constatare e superare i propri limiti nei confronti di una natura sovrastante, percepita come immensa ed infinita. Questo confronto con la natura e nello stesso tempo con il proprio io si traduce in una spedizione senza fine intesa come metafora della vita stessa. Nel suo lavoro Fulvio affronta l’infinito senza adoperare termini religiosi e neppure cadendo nel razionalismo freddo, ma semplicemente ponendo in primo piano il rapporto tra l’uomo e la natura. Nella sua visione c’è sicuramente un’eco del concetto romantico di sublime, che emerge in maniera spontanea, senza sovrastrutture.

Ludovica Palmieri

  • 2015
  • Digital photography
  • Offset print
  • Fedrigoni Neve 250 gr
  • 297 x 210 mm
  • 11 copies hand numbered and signed
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